Ci sono dei luoghi cari, le cui strade, spesso, percorro durante il sonno, come se l’anima andasse a cercare quella serenità che ho realmente provato in quei posti.
A Cefalonia mi sembra di esserci stata anni fa, eppure è passato solo un mese. E’ cambiata la stagione, la temperatura, e un parziale cambio degli armadi è stato fatto e poi, sarà che forse i benefici di una vacanza in un luogo tranquillo e rilassante durano il tempo del ritorno a casa, ma la Grecia mi appare oggi come un miraggio.
A Cefalonia ho trovato un luogo riservato, tranquillo, ideale per il tipo di vacanza che cercavo. Avevamo, tutti, bisogno di staccare dal quotidiano e la misura di quanto eravamo stressati ce l’ha data il padrone dell’albergo al nostro arrivo quando, trafelati e stanchi , mettendoci a nostro agio con una bibita ghiacciata ci ha detto “Take it easy, you are in Kefalonia now”. Poi ci ha raccomandato di non chiudere la porta d’ingresso se fossimo rientrati tardi la sera, altrimenti sarebbe stato svegliato da altri clienti. Questo ci ha dato la misura di quanto la vita in un posto così piccolo sia diversa e meno snervante. Albergo minimale, senza tv ma con bel terrazzo vista mare dove prendere un caffè o un the la sera prima di uscire o di andare a dormire. La spiaggia, l’unica vera spiaggia dell’isola a 100 m, dove andavamo a piedi senza ansie di auto, parcheggi o altro, ma d’altronde non abbiamo mai trovato traffico, parcheggi a pagamento o file di sorta in nessuna altra spiaggetta dell’isola. Pochi lettini e ombrelloni disponibili l’intera giornata per 5 euro e poi, finalmente quel libro tra le mani che proprio non riuscivo a finire e solo il rumore delle onde.
E lui, il mare, quanto di più cristallino possa esserci, un’acqua che ti chiama ogni volta che ti avvicini, i pesciolini che correvano tra le gambe, il sole caldo e il vento a cullarti. La giornata si consumava tra la spiaggia che si perde per chilometri, i bagni nel mare, i sassi colorati di mille forme da cercare al tramonto, distesi, a spostare i sassolini con le dita come in un giardino zen. Un ristorantino tipico, una partita a scacchi nella piazza del paesino di Skala e nanna. Così se ne sono andati via i primi due giorni poi, abbiamo deciso di vedere il resto dell’isola. Dalla punta sud dove eravamo ci siamo diretti verso nord lungo la costa a Poros, Sami, Agia Eyfimia e su ancora verso Fiskardo, tutta sviluppata intorno al porticciolo, una piccola Porto Cervo, l’unica città rimasta in piedi dopo il terremoto del 1953 che rase al suolo gran parte dell’isola. A Fiskardo scendono tutti i passeggeri delle mini crociere tra le isole di Lefkada, Itaka e Cefalonia e per quella mezz'ora di libera uscita invadono le stradine del paese in cerca di souvenirs ....siamo scappati subito.
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Myrthos beach |
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Fiskardo |
Una visita alla capitale Argostoli, dopo chilometri di verde, olivi secolari, capre, vigne e case sparse, su strade poco trafficate dove non è difficile vedere camminare sul ciglio ragazzi, donne, anziani. Mi sono chiesta le prime volte dove potessero andare quelle persone visto che, per chilometri non si vedevano case, eppure in un territorio come quello, camminare per chilometri per raggiungere la casa di un amico, piuttosto che la scuola o un negozio è la normalità, a Cefalonia pare che nessuno abbia fretta. Tranne ad Argostoli, la capitale vive un po’ di più, c’è un grande porto, un mercato, negozi, uffici e, per chi volesse, il museo della Divisione Acqui, sterminata in pochi giorni nel settembre 1943 dai tedeschi dopo l’armistizio.
Riguardo al cibo una cosa mi ha lasciata perplessa: se in vieni in Italia, a meno che tu non voglia mangiare etnico vai in un ristorante italiano che non ha bisogno di chiarire che è italiano , lo è solo per il fatto che si trova in Italia, in Grecia no, ogni ristorante greco aveva la sua bella insegna a precisarlo, e gli altri avevano uno stentato menù greco insieme ad altri, probabilmente per venire incontro alla clientela straniera. Per mangiare greco ho dovuto sforzarmi ogni sera di cercare le specialità del luogo …..ma ho comunque assaggiato l’assaggiabile.
Il giorno del mio compleanno ho deciso di passarlo a Zante...ma questo in un'altra puntata.
Melanzana grande 1
Cipolla piccola ½
Aglio ½ spicchio
Olio extravergine d’oliva
Sale
Succo di limone ½
Prezzemolo tritato per decorare
Lavare la melanzana e asciugarla. Bucare la buccia con una forchetta. Avvolgere la melanzana in carta stagnola metterla in forno a 160 ° per circa un’ora. Deve risultare molto morbida. Togliere la carta stagnola e scavare la polpa con un cucchiaio. Frullare la polpa con aglio, cipolla, sale e succo di limone. Far raffreddare in frigo. Aggiungere il prezzemolo tritato prima di servire.
Ne ho assaggiate anche con l’aggiunta di yogurt greco o maionese ma io la preferisco così.
26 commenti:
Mi hai fatto venir voglia di partire!peccato che sia solo ottobre e di tempo ne deve ancora passare prima della prossima vacanza...ho fatto qualcosa di simile quest'estate, aggiungendo alla fine anche dei pomodorini ciliegini tagliati in quarti. Era buonissima!un bacione, Chiara
che spettacolo! me ne hanno parlato in diversi e ho visto belle foto ma non come le tue!! voglia di partire adesso......e di fare grandi scorpacciate di Melitzanosalata!!!
Grande!
Ciao
Cris
Meravigliosa e belle immagini quel tipo di melanzane che si vedono da me le trovo rarissimamente. Buona giornata.
E ti credo che hai avuto bisogno di prepararla dopo aver vissuto questa bella vacanza e dopo la tua dettagliata descrizione. Immagino che vedere le foto non aiuti. Mi pento sempre di più di non essere mai stato da quelle parti. Aggiungo Cefalonia all'elenco.
Fabio
Pensa che a me invece sembra di esserci stata un mese fa e sono già passati 10 anni;))))
Ammappa che immagini, che colori...e che emozioni!!!!
Ma che meraviglia!! *_* Non ci sono mai stata e non sai come ti invidio! Soprattutto in questo momento, che son qui a tremare dal freddo...
Bellissime foto, grazie per questo racconto! :*
Per pochi minuti invece che seduta sul divano mi è sembrato di stare su una panchina di una piccola piazzetta di Cefalonia...mi piacerebbe molto andarci per rilassarmi, tuffarmi nel mare cristallino ed assaggiare questa deliziosa crema di melanzane.
Un abbraccio
Silvia
No che meraviglia, che acqua! ecco, una destinazione del genere, in grecia, è molto papabile per l'estate dell'anno prossimo. Mi piace l'idea di tranquillità, di pace e poco turismo. E anzi sarei indecisa tra cefalonia e zante, quindi aspetto con ansia la prossima puntata, che pure zante mi incuriosisce parecchio!
Spettacolare l'insalata di melanzane.
Baci grandissimi, annarituzza, buona giornata!
Io la voglia di partire ce l'ho nel dna, partirei sempre comunque e dovunque. I pomodorini ci stanno benissimo anche qui, perche no? Un bacio
La stagione dura fino a fine ottobre ma le temperature anche durante l'inverno non scendono sotto i 16/20 °C. Un bacio Cri.
Davvero? credo che possano andare bene anche altri tipi. Se vuoi puoi provare e farmi sapere. Grazie a presto.
Le Ionie per me sono state una rivelazione, soprattutto perchè sono vicine e servite da voli (almeno da Pisa) adatti anche per fare un fine settimana lungo. Poi per me che non amo la confusione (almeno in vacanza apprezo la quiete...e non vivo in una metropoli) sono l'ideale, apatto di scegliere i posti giusti perchè a Zante ho trovato delle sorpresucce. A presto.
Chissà che bella 10 anni fa....ancora più autentica e vera. Un abbraccio.
Di già? nooooo vieni un pò in Toscana dai. Dobbiamo conoscerci prima o poi. Un abbraccio.
Non ci sono campi da golf però sappilo, sarà per questo che l'ho scelta come meta per le vacanze?
Dopo il Sudafrica Cefalonia ti sembrerà noiosissima. No non credo chi ama i viaggi come te riesce a trovare il bello in ogni luogo che vede. Zante mi ha riservato delle sorprese non proprio gradite ma ti racconterò. Un abbraccio stretto stretto.
a me la Grecia fa lo stesso effetto.. torni a casa con un carico di profumi, sapori, luce negli occhi che vorresti conservare per sempre. e che fai? ti metti in cucina : ) nella speranza che certi ricordi non svaniscano..
io mi tufferei prima in quell' acqua meravigliosa, e poi nelle tue melanzane, si può?
bacio!!
Che posti fantastici. Sogno da tanto di poterli visitare e tu mi hai fatto fare un piccolo viaggio virtuale, grazie mille :-) Bacioni cara
che bei posti, non ci sono mai stata e questa insalata greca di melanzane è da provare quanto prima, un abbraccio SILVIA
Che bel resoconto , mette la voglia di partire immediatamente, sicuramente una vacanza diversa dalle solite, ma la farei anche subito.
Ho assaggiato questa crema di melanzane ed è una di quelle cose buonissime a cui non penso mai!
baci e aspettati le lumache , prima o poi ;)
Brava è meglio in quest'ordine perchè poi con le melanzane se ne vanno filoncini di pane interi. Un baciotto.
Mai come quelli che mi fai fare tu....Grazie un bacio.
E' la classica meta vicino casa che scopri un pò per caso. Da provare. A presto.
L'ultima frase mi sembra una velata minaccia :D....le ho assaggiate una volta e mi sono anche piaciute poi ho saputo come si cucinano e mi è passata la voglia. Vivo bene anche senza grazie. Un abbraccio.
Oh mamma Annarita, non mi ricordavo che eri stata a Cefalonia...che posto da sogno! La grecia la conosco pochissimo, giusto Atene e Egina, l'isola di fronte al Pireo. Ma così piccola che ho ritrovato tante delle atmosfere che riproduci nelle tue foto. E poi la cucina greca....mmmm mi sa che dovrò riprendere in mano il libro di Vefa!
Meravigliosa la crema di melanzane! Ti mando un bacio. Pat
La Grecia me la dimentico sempre quando penso alle mete per le vacanze e ogni volta che vedo foto come le tue mi pento della mia naturale smemoratezza... quanto al relax che avete trovato, beh stasera me ne prenderei volentieri un po' che sto di un agitato, e tu sai perchè ;)
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